Sostenibilità

Wwf: una nuova legge nemica dell’ambiente

Il ddl sulle infrastrutture, a un passo dal via libera alla Camera, introduce una deregulation selvaggia

di Benedetta Verrini

Il Wwf lancia l?allarme contro l?approvazione della Legge obiettivo (A.C. 1516) che introduce una generale semplificazione delle norme sulla Valutazione d?impatto ambientale, sugli appalti e sui rifiuti. Il provvedimento (il cui testo al Senato è stato ?blindato? con il voto di fiducia) nelle prossime settimane sarà definitivamente approvato dall?assemblea della Camera. «Questa legge offre al governo una delega in bianco per aggirare le norme comunitarie e le stesse ragioni dei Comuni, in materia di tutela ambientale, con il risultato che potremo aspettarci di tutto: dalle autostrade in piena area archeologica o sismica fino al restauro in vetro-cemento delle chiese gotiche», spiega Patrizia Fantilli, responsabile dell?area legale del Wwf. L?associazione ha ribadito con forza la propria posizione in un?audizione alla commissione Ambiente della Camera e ha anche puntato il dito su un altro ddl ?ammazza-ambiente?: quello sull?emersione del lavoro nero, che introduce una causa estintiva dei reati ambientali. Vediamo, punto per punto, i rischi della nuova normativa elaborati da Wwf, Italia Nostra, Comitato per la bellezza e Fondo per l?ambiente italiano. Grandi opere: le Regioni ko L?individuazione delle grandi opere, secondo il ddl, spetta al governo, con un generale impegno al ?rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni?. Questo mero richiamo formale non sembra sufficiente a garantire l?effettiva partecipazione delle Regioni e degli enti locali a decisioni che riguardano opere da realizzare nei propri territori. Delega in bianco al governo< la="" normativa="" sulla="" valutazione="" d?impatto="" ambientale,="" sulle="" autorizzazioni="" paesaggistiche="" e="" sugli="" appalti="" diventerà="" oggetto="" di="" decreti="" legislativi="" del="" governo.="" con="" questi="" decreti,="" nonostante="" il="" formale="" richiamo="" alle="" direttive="" ue,="" potrebbero="" essere="" eliminati="" tutti="" gli="" ostacoli="" che="" oggi="" (debolmente="" e="" a="" gran="" fatica)="" si="" oppongono="" alla="" realizzazione="" di="" opere="" inutili="" e="" pericolose.="" decisioni="" di="" tale="" importanza,="" spiega="" il="" wwf,="" dovrebbero="" comunque="" essere="" riservate="" al="" parlamento.="">V.I.A., deciderà il Cipe Sarà il Cipe-Comitato interministeriale di programmazione economica ad avere il potere di approvare le valutazioni d?impatto ambientale del ministero dell?Ambiente, nonché quello di rilasciare tutte le autorizzazioni, compresa quella paesaggistica. Secondo le associazioni, l?approvazione della V.I.A. deve invece restare al ministro competente. Ristrutturazioni selvagge La concessione edilizia viene sostituita con la ?dichiarazione d?inizio attività?, valida non solo per gli interventi minori, ma anche per le ristrutturazioni edilizie ?comprensive della demolizione e ricostruzione con lo stesso ingombro volumetrico?. Il rischio è quello di cambiare faccia a interi quartieri, compresi i centri storici, che solo in rarissimi casi sono protetti da vincoli storico-artistici. Rifiuti, grande liberatoria Si modifica il concetto di ?produttore di rifiuto?, limitandolo al solo produttore iniziale. Questo significa che sono esclusi dagli obblighi di legge tutti i produttori successivi, in pieno contrasto con le norme Ue che richiamano alla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione di rifiuti. Viene eliminato l?obbligo di comunicazione annuale per tutti i produttori di rifiuti, e scompare quindi la possibilità di controllo all?origine dello smaltimento: si sapranno i rifiuti smaltiti, ma non si avrà la certezza di quelli prodotti. Infine, la radicale modifica di formulari e registri elimina la possibilità di effettuare controlli efficaci: gli smaltimenti illegali (e le ecomafie) avranno campo libero. A doppio filo con il dpef La fretta del governo sulla legge obiettivo è giustificata dal suo necessario collegamento con la Finanziaria. La realizzazione delle ?opere strategiche? previste nel ddl e messe in discussione dagli ambientalisti è infatti già stata messa in bilancio: la scorsa settimana il ministro Pietro Lunardi ha fatto inserire nella prima bozza della Finanziaria un fondo unico per le infrastrutture da 15mila mld. Info: www.wwf.it


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